Passa ai contenuti principali

Sofisti

Sofisti

I sofisti operarono in una vera e propria rivoluzione umanistica nell'ambito della riflessione filosofica e le loro indagini si concentrano sui problemi che riguardano l'uomo e la società

I sofisti si muovono nel contesto culturale di Atene durante il V secolo, un ambiente antitradizionalista e critico, aperto alla discussione e al dibattito, che i sofisti rappresentano esprimendo un inedita libertà di spirito e un attitudine a utilizzare in modo spregiudicato la ragione in tutti gli ambiti.

Le nuove virtù nate in quel periodo coincidevano essenzialmente con la capacità di vivere in società, la padronanza ampia e sicura del linguaggio e della parola (strumenti importanti, in quanto capaci far parlare l'individuo ad un pubblico per rappresentare i propri interessi, farsi ascoltare, dare e richiedere opinioni o ragioni)

I sofisti si dedicarono a formare i giovani per renderli adatti alla vita sociale dell'epoca (nuove esigenze), cercando di offrigli un istruzione, un sapere di tipo pratico e operativo.  Si basarono quindi ad insegnare una sorta di "arte politica".

Il loro scopo era quello di individuare delle verità condivise che fossero convenienti alla società, sostenendole con parole convincenti.



Protagora

Protagora veniva considerato il pensatore più originale di quel movimento.

Afferma: "l'uomo è misura di tutte le cose; delle cose che sono in quanto sono, delle cose che non sono in quanto non sono"

  • L'uomo può essere definito come l'individuo singolo, e quindi che le cose appaiono diverse a seconda dei punti di vista soggettivi. Questo potrebbe essere un tipo di interpretazione che sta alla base dell'affermazione sofista.

  • Come seconda interpretazione invece, l'uomo potrebbe essere interpretato come "umanità" e genere umano" e quindi si riferirebbe al fatto che la percezione e la valutazione della realtà dipendono dalla particolare conformazione mentale degli uomini.

  • L'ultima interpretazione che si può dare quella che attribuisce il significato di "civiltà" o "popolo" alla parola uomo, e pertanto equivale ad una prima forma di relativismo culturale 
Ciò che quindi afferma Protagora è una visione relativistica, e che quindi non esiste una verità assoluta, valida per tutti. Allo stesso modo, non vi è una legge naturale e universale che stabilisca che cos'è giusto e che cos'è ingiusto, che cos'è bene, e che cos'è male.

Protagora assume anche una fondamentale importanza sulla parola: questa è essenziale per raggiungere il consenso. Grazie ad essa è possibile confrontare le varie posizioni in campo e dialogare per raggiungere una prospettiva condivisa. In questo ambito è utile il sapere: infatti colore che possiedono gli strumenti logici ed espressivi più efficaci, possono convincere gli altri della validità delle proprie posizioni.
Per riassumere: se vogliamo convincere gli altri, dobbiamo saperci esprimere con un linguaggio chiaro, semplice e convincente. 

Con questa teoria, si afferma l'idea che si possano perfezionare le virtù politiche con l'educazione. 



Gorgia

Gorgia affermava l'elogio della parola come forza conquistatrice.
Proprio in questo contesto, si devono collocare le tesi paradossali del sofista, il quale giunge a sostenere una forma di scetticismo metafisico, secondo cui non esiste nulla di oggettivo.

Gorgia afferma che: 
  • l'essere non esiste
  • se anche esistesse non potremmo conoscerlo
  • se anche fosse conosciuto non potrebbe essere comunicato con le parole 
Egli riconosce, che quindi è impossibile affermare una verità assoluta intorno all'essere, perchè l'uomo non possiede strumenti conoscitivi ed espressivi adeguati, facendo così crollare l'idea che esista un criterio di verità oggettivo.

Altri rappresentati del movimento sofistico furono Prodico, che studiò l'origine del linguaggio e sviluppò l'importante arte dei sinonimi; Ippia e Antifonte che stabilirono una distinzione e una contrapposizione tra legge naturale e legge positiva.




Commenti

Post popolari in questo blog

Socrate

Socrate Socrate fu una delle figure più significative  dell'intera tradizione filosofica occidentale: pur condividendo la ideologie sofistiche, come l'interesse per l'uomo e per la parola , si distingue per un attenzione particolare nei confronti dei valori dell'interiorità e della ricerca della verità  La sofistica, con il suo relativismo, erose definitivamente le antiche certezze, e la società, cominciò a mostrare ostilità non solo per i sofisti, ma ai filosofi in generale. é in questo periodo che si afferma Socrate. Un esempio di questa diffidenza viene fornito dalla commedia "le nuvole di Aristofane", in cui Socrate viene rappresentato come un personaggio strano, dedito a inutili ricerche di carattere naturalistico.   Questa scena poi si ricollega al dramma di Socrate, che nel 399 a.C. venne condannato a morte dal tribunale di Atene  Socrate era dotato di una personalità filosofica che definiva una totale compenetrazione tra pensiero e vita, tra filosofia ...

Filosofia

FILOSOFIA Definizione di filosofia La parola filosofia deriva dal verbo greco Philéin "amare" e da Sophia "sapienza". Quindi la parola filosofia indica un amore verso la sapienza. Origini della filosofia Gli studiosi dicono che la prima forma di riflessione filosofica si è sviluppata  nei secoli VII-VI a.C. in Grecia. Fin da subito, l'atteggiamento filosofico si specificò come atto di libertà rispetto alle credenze, agli usi e ai costumi della tradizione. L'unica autorità che i filosofi riconoscono è la forza del pensiero. Quello che il pensatore greco affermava, era che tutti gli uomini tendono per natura alla conoscenza, in quanto l'impulso a chiedersi il perché di tutte le cose è tipico degli esseri umani. Dunque il filosofo non possiede la sapienza , ma la cerca. La riflessione filosofica su sviluppò nelle colonie greche della Ionia in Asia Minore, in particolare nelle città di Mileto, Efeso, Colfone e Samo. in questi luoghi si respirava un'atmos...

La fisica, Dio e l'anima

Qui riusciremo ad affrontare alcuni temi fondamentali del pensiero di Aristotele, come i concetti dell'anima, dell'origine e il variare delle cose. Origine Aristotele afferma che all'origine dei fenomeni vi sono ben quattro cause: materiale formale efficiente finale Ogni ente tende poi alla piena realizzazione della propria essenza immanente Movimento Viene poi affermato anche il concetto di movimento, infatti anche qui esistono quattro tipi fondamentali di movimento: Sostanziale ( basato sulla generazione e la corruzione) Qualitativo (basato sul mutamento o sull'alterazione) Quantitativo (basato sull'aumento o sulla diminuzione) Locale ( basato unicamente sullo spostamento) Dopo aver posto le basi sui principi, Aristotele stabilisce anche che l'universo si articola in due zone distinte: Il mondo terrestre, n cui i quattro elementi che compongono le cose sono soggetti ad un movimento locale rettilineo Il mondo celeste, in cui l'etere che lo compone, si muove...